Melpignano – “Una notte di resistenza, contro i propri limiti, quelli interiori, ma anche quelli che vengono dall’esterno”: è il senso profondo dell’edizione 2021 della Notte della Taranta, la 24esima, nelle parole del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
Taranta: “Cultura contadina che va verso l’innovazione”
“Siamo consapevoli di dovere molto a questa cultura che ci ispira – prosegue Emiliano – . È una cultura contadina che va verso l’innovazione e la taranta ci rappresenta: siamo ben piantati nella nostra terra, ma guardiamo al resto del mondo. Quest’edizione costruisce la resistenza della Puglia e accoglie anche la libertà che in questo momento manca a tanti popoli del mondo”.
A segnare il tema cardine di quest’edizione, la serata si apre con la “Pizzica della liberazione”, brano scritto dal maestro concertatore Enrico Melozzi. Poi la voce narrante di Al Bano, che canta “Na na na” affiancato dall’Orchestra popolare Notte della Taranta e dall’Orchestra Notturna clandestina.
Madame reinterpreta la tradizione
Insieme a Melozzi, maestra concertatrice la giovanissima Madame (19 anni, rivelazione dello scorso Festival di Sanremo): nel corso della serata l’artista, che ha indossato un abito interamente realizzato al telaio dalla designer Annalisa Surace del brand salentino Ijò, ha portato sul palco i brani “Rondinella”, “Dici ca nu me voj ca su piccinna” e il suo “Marea” riarrangiato per l’occasione con innesti del classico salentino “Aria caddhipulina”.