Lecce, i metalmeccanici di Fiat CnhI in sciopero. Si chiede chiarezza sul futuro di 700 lavoratori

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Lecce – Al grido di “Lecce non si tocca”, centinaia di lavoratori metalmeccanici hanno manifestato questa mattina davanti alla sede dello stabilimento leccese di Fiat Cnh Industrial: uno sciopero imponente, che ha registrato un livello di adesione del 90% e ha bloccato il lavoro per 4 ore in ogni turno. Presente anche l’assessore regionale Sebastiano Leo.

La manifestazione è stata indetta da tutte le sigle sindacali riunite (Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil). Obiettivo chiedere all’azienda e al Governo chiarimenti su quello che sarà il futuro dei 700 lavoratori dello stabilimento dopo il venir meno dell’accordo secondo cui, il 10 marzo, era stato annunciato un aumento della produzione del 40% e conseguenti investimenti in proporzione.

Sindacati ricevuti dal prefetto

Lo stabilimento di Lecce è messo in discussione – spiega il segretario provinciale di Uilm, anche lui operaio di Fiat CnhI Lecce, William Maruccia (di Taurisano). Per questo protestiamo contro il Governo, affinché si doti di un piano industriale adeguato, che consenta di far restare le lavorazioni e i livelli occupazionali tutti a Lecce e sul territorio”.

William Maruccia

Maruccia e altri rappresentanti sindacali si sono poi recati presso la sede della Prefettura, dove sono stati ricevuti dal prefetto, cui hanno chiesto di inviare una lettera al ministero dello sviluppo economico.

Oltre al tavolo tecnico già aperto, i sindacati chiedono infatti l’apertura di un tavolo politico sulla questione. “Non sono esclusi altri scioperi”, dichiara Maruccia, nel caso in cui non arrivino le risposte richieste.