Coronavirus: Emiliano impone la quarantena per chi torna dalle zone rosse del Nord. Il Governo frena e cerca regole uguali per tutte le regioni

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Lecce – Stato di isolamento per 14 giorni per quanti ritornano in Puglia dalla Lombardia e da molte altre province del nord: lo prevede l’ordinanza firmata questa mattina dal presidente della Regione Michele Emiliano (qui il testo) malgrado nelle ultime ore dal Governo centrale giungano segnali che sembrano andare in altra direzione.

Il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ha, infatti, preannunciato una nuova ordinanza per il sud, “per evitare che ogni regione segua una strada diversa”, con riferimento alla Puglia e alla Basilicata. Il Governo punta, dunque, a “regole simili per tutte le regioni”, anche se da Bari si fa sapere che l’ordinanza di Emiliano resta valida. Si apre così un altro problema.

Il provvedimento regionale fa seguito all’ultimo decreto della Presidenza del Consiglio (qui il testo), che di fatto isola la Lombardia e 14 province del Nord, limitandone gli spostamenti (al momento sino al 3 aprile). In seguito a tali drastiche misure, già ieri sera alcuni treni diretti al sud sono stati presi d’assalto da quanti, studenti o lavoratori fuori sede, hanno pensato di fare ritorno a casa.

La paura dei rientri incontrollati

In stazione a Lecce è stato diffuso dagli altoparlanti l’avviso (sotto il video) con le prescrizioni imposte a chi torna dal nord, compreso l’obbligo di recarsi presso l’ufficio di Polizia in stazione per compilare un apposito questionario.

La paura di queste ore è quella che questi rientri “incontrollati” possano aggravare la situazione del contagio nelle regioni del sud. A loro si rivolge l’ordinanza di Emiliano con la quale viene imposto a quanti hanno fatto ingresso in Puglia, già da sabato 7 marzo, di comunicare la loro presenza al medico di base e di restare in isolamento domiciliare per 14 giorno.

L’appello di Emiliano

«La situazione nella quale tutta l’Italia si trova è molto seria. Dobbiamo evitare – afferma Emiliano in un video diffuso sul suo profilo Facebook – che questo desiderio umano di tornare a casa in un momento del genere faccia danno alla Puglia. Molti pugliesi mi dicono di aver deciso di restare al nord. Mi auguro che la scelta di tornare l’abbiano fatta nel minor numero di persone possibile».

Gli obblighi imposti sono quelli di comunicare il proprio rientro al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta o all’operatore di sanità pubblica del servizio di sanità pubblica territorialmente competente; osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni; osservare il divieto di spostamenti e viaggi; rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza.

Cosa fare appena rientrati dal Nord

Appena tornati a casa occorre pure compilare l’apposito modulo disponibile sul sito della Regione (qui il modulo). Se compaiono i sintomi del virus occorre avvisare il medico di famiglia. «I nostri ospedali sono pronti ma non devono essere ingolfati inutilmente», ha spiegato Emiliano, ricordando che per quanti non rispettano l’ordinanza ci saranno conseguenze penali.

L’ordinanza è rivolta a quanti tornano in Puglia dalla Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Vercelli, Novara, Verbano Cusio Ossola e Alessandria.