
«È inaccettabile – afferma l’ex parlamentare Rocco Palese – che Burgesi diventi discarica di mezzo Salento. Ora che i rifiuti di Cavallino e Poggiardo non potranno più essere smaltiti a Massafra, perché la discarica sarà piena, arriveranno a Burgesi, a ridosso di Ugento e Presicce-Acquarica».
“Ciclo dei rifiuti da chiudere”

L’ex deputato (originario di Acquarica del Capo) sottolinea “l’incapacità da parte della Regione di chiudere il ciclo dei rifiuti, facendo lievitare fino a quattro volte le relative tasse a carico dei cittadini che continuano a pagare per lo smaltimento fuori provincia, fuori regione e in impianti privati”.
«Una vergogna – afferma Palese – contro cui cittadini e sindaci dovrebbero protestare e pretendere dal presidente della Regione risposte chiare sulla situazione ambientale e sanitaria e impegni seri sul ciclo dei rifiuti».
“Attività di monitoraggio avviate e poi sospese per l’emergenza sanitaria”

Il sindaco di Ugento, Massimo Lecci, da parte sua ribadisce l’importanza di trovare soluzioni immediate e concrete al problema. «Non si comprende – afferma Lecci – come mai, ad esempio, l’impianto di Corigliano, che potrebbe rappresentare un risposta concreta, non sia ancora stato messo in funzione oppure perché non si passi alla realizzazione degli impianti di compostaggio, i quali porterebbero ad una riduzione consistente di rifiuto organico».
A preoccupare, da anni, i cittadini e le associazioni del territorio non è solo l’impianto di biostabilizzazione, che a breve potrebbe essere saturo, ma anche la ex discarica Burgesi che attende da tempo la bonifica. Palese torna a chiedere chiarimenti sulla possibile presenza di rifiuti tossici ricordando come siano ormai trascorsi due anni dall’approvazione del decreto, poi convertito nella legge 18 del 2017, “con cui, su mia proposta, per l’anno 2017 era stato istituito presso il Ministero dell’Ambiente un fondo vincolato da un milione di euro”.
Su tale questione, il sindaco Lecci ha rassicurato che il 18 aprile dello scorso anno il Ministero dell’ambiente ha sbloccato il trasferimento alla Regione del fondo per le attività di monitoraggio relative alla ex discarica Burgesi, evidenziando che alcune di queste sono già iniziate ma hanno subito un rallentamento negli ultimi mesi a causa dell’emergenza Coronavirus.