Taviano – Anno nuovo, atti vandalici vecchi. Il luogo preso di mira è il Parco Ricchello, dove alcuni vandali, approfittando della scarsa illuminazione, ieri sera hanno sparato alcuni petardi all’interno di un cassonetto che è andato a fuoco. Qualcuno ha avvertito i Carabinieri della locale stazione, i quali hanno provveduto a mettere in sicurezza la zona. Non si è fatta attendere la reazione dei cittadini sui social, tra denunce, testimonianze e proposte concrete. “Il parco fa paura. Dovrebbe essere un luogo di svago per adulti e bambini, invece si sta rivelando un raduno di vandali”, scrive un utente. La parola d’ordine è “controllo”, per una zona sprovvista di telecamere e con ridotta visibilità. “Devono togliere tutta quella recinzione di muro e cancelli – c’è chi propone – deve essere aperto, sotto gli occhi di tutti”, mentre qualcuno auspica la riapertura di un bar, un’attrazione che permetta al parco di non rimanere in balia di pochi vandali. Per fortuna l’episodio non ha causato danni agli immobili e agli impianti della zona e gli operatori della nettezza urbana hanno potuto ripulire i residui bruciati del cassonetto. «Siamo alle solite – dichiara il sindaco, Giuseppe Tanisi – ancora una volta il Parco Ricchello è teatro di atti vandalici, approfittando della scarsa illuminazione. Purtroppo non c’è ancora videosorveglianza e i pochi lampioni non offrono garanzia di sufficiente illuminazione. Mancano le risorse e i comuni si trovano spiazzati con questi avvenimenti. Cercheremo, comunque, nei prossimi giorni di posizionare dei fari per cercare di potenziare l’illuminazione e soprattutto di potare gli alberi, operazione che non viene effettuata da anni».
Non è la prima volta che accadono atti di vandalismo al Parco Ricchello. Nell’estate del 2014 il parco rimase chiuso, a ridosso di ferragosto, per almeno due mesi per gravi pericoli igienici alla salute pubblica. L’anno successivo fu bruciata una parte della struttura del pallone tensostatico che fu, poi, rimesso a nuovo. Infine l’anno scorso alcuni vandali avevano abbandonato rifiuti all’interno dei viali e divelto alcuni alberi.