
Da ciò una serie di conseguenze negative per le operatrici della cooperativa “Solidarietà”, che ha sede a Parabita, appartenenti all’Ambito sociale di Gallipoli.
La protesta
Martedì scorso c’è stata una manifestazione di protesta davanti alla scuola di Taviano dove lavorano: il rischio segnalato è quello della loro condizione di precarietà, “perché lo stipendio ci viene retribuito in base al monte orario di sole 15 ore, cosa che non avviene negli altri Ambiti della provincia”. Le operatrici lamentano il loro ruolo considerato “marginale” anche perché lo stipendio non vrrebbe loro riconosciuto senza gli alunni disabili in classe. La loro richiesta è, dunque, quella di essere integrati nel corpo scolastico al 100 percento.
Alle proteste risponde la cooperativa “Solidarietà”, con una nota a firma della presidente Claudia Nicoletti dove si parla, senza mezzi termini, di una presa di posizione da parte delle lavoratrici “vergognosamente opportunistica, che non ha fatto altro che offuscare impropriamente il buon nome e l’immagine della Cooperativa”. Alle assistenti, garantisce la Cooperativa “saranno comunque garantite durante il blocco della didattica in presenza, dovuto all’emergenza Covid, dalla Cassa integrazione, quale ammortizzatore sociale teso a garantire la retribuzione al lavoratore, come durante il primo lockdown”.
La risposta della Cooperativa
“Le manifestanti – si legge nel comunicato – hanno espresso un bisogno che, seppur legittimo per alcuni versi, risente dell’opportunismo inaccettabile per come è stato posto in campo, senza alcun confronto preliminare con la Cooperativa stessa, che come precedentemente esposto, ne garantisce il loro operato da anni ormai. Un bisogno che prima di ogni altro, avrebbe dovuto essere portato al vaglio della Regione, e non dell’Ambito né tanto meno della Cooperativa, che resta comunque mera assegnataria della gestione di un appalto, cui non compete in alcun modo una gestione che esuli dal Bando stesso”.
La cooperativa “Solidarietà” gestisce il servizio di integrazione scolastica presso l’Ambito territoriale sociale di zona di Gallipoli dal 2013 “e garantisce appieno attraverso i parametri della contrattazione collettiva nazionale di riferimento, assicurandone il trattamento complessivo nella sua globalità (riconoscimento di ferie, malattia, tredicesima, Cig, Tfr) e quant’altro rientri nei canoni della tutela del lavoratore ai sensi di quanto disposto dall’art. 36 della Costituzione”.