Dalla “voce della scuola” ecco “Una classica quarantena”: i ragazzi del liceo “Quinto Ennio” di Gallipoli raccontano l’attualità riscoprendo i classici – IL VIDEO

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Gallipoli – La storia dell’umanità come un film che si può leggere all’indietro, partendo da lontano, tornando al passato per scoprire legami e analogie che esso intrattiene con l’oggi: così, nel periodo dell’emergenza Coronavirus, gli studenti del liceo “Quinto Ennio” di Gallipoli raccontano le loro giornate e la surreale atmosfera di quest’isolamento forzato attraverso le parole dei grandi autori del mondo classico. Anche questo è “la voce della scuola” che piazzasalento.it ospita e incoraggia.

Nasce da qui il progetto “Una classica quarantena”, che si traduce in un video realizzato dai ragazzi della classe 5B indirizzo classico, nell’ambito della campagna #iorestoacasa promossa dall’Ufficio scolastico regionale per la Puglia.

Un’immagine del video realizzato dai ragazzi del “Quinto Ennio”

La sorprendente attualità dei classici

Un virus maledetto ci ha portato via la nostra quotidianità, la nostra spensieratezza. È dannatamente subdolo, s’insinua dentro di noi e si diffonde con una virulenza spaventosa. Cosa ci rimane della nostra normalità?”: così riflettono i ragazzi rileggendo Tucidide e la sua “Guerra del Peloponneso”.

Lo storico greco scriveva infatti: “I medici nulla potevano, per fronteggiare questo morbo ignoto, che tentavano di curare per la prima volta. Ne erano anzi le vittime più frequenti, poiché con maggiore facilità si trovavano esposti ai contatti con i malati. Ogni altra scienza o arte umana non poteva lottare contro il contagio. Le suppliche rivolte agli altari, il ricorso agli oracoli e ad altri simili rimedi riuscirono completamente inefficaci: desistettero infine da ogni tentativo e giacquero, soverchiati dal male”.

Il male ci impone di rimanere a casa, di evitare i contatti ravvicinati, di non andare in luoghi affollati, di essere prudenti, di tenere alta la guardia. È in agguato in ogni dove, si nasconde in una stretta di mano, in un abbraccio, in un saluto…” raccontano ancora i ragazzi, ispirati da Seneca e dalle sue “Lettere a Lucilio”, dove si legge: “Mi chiedi che cosa secondo me dovresti soprattutto evitare? La folla. Non puoi ancora affidarti a essa tranquillamente”. 

Un’immagine del video realizzato dai ragazzi del “Quinto Ennio”

Un’eredità di saggezza che è misura del presente

Il video è realizzato in collaborazione con la professoressa Elvira Alemanno, che così commenta: “In un momento di smarrimento generale quale tutti stiamo vivendo, gli autori del mondo classico, così distanti da noi eppure così vicini, sembrano volerci indicare la via da seguire, sembrano ispirarci quella forza per andare avanti e per sperare in tempi migliori”.

Per i ragazzi i loro studi, i classici tanto amati e qualche volta odiati, sono stati di compagnia nei momenti di sconforto, di isolamento, di paura – prosegue la docente. – Quegli antichi padri di saggezza, sussurrando la loro voce nelle giovani coscienze dei ragazzi del 2020, ci hanno ricordato come la loro preziosa eredità continui a essere la misura del nostro presente. Le immagini e i pensieri dei giovani protagonisti del video si fondono e si confondono con l’anima di quegli antichi in una dimensione fuori da ogni tempo”.