
NARDÒ. “Un ospedale che non si vede, attivo 365 giorni l’anno”. Così Luciana Fracella, responsabile neretina di Ant (Assistenza nazionale tumori), descrive i “suoi” volontari che da quattro anni offrono assistenza domiciliare gratuita ai pazienti oncologici. Adesso però lo scoglio è un altro. Le richieste di aiuto aumentano e il gruppo non è sufficiente a coprire un territorio che comprende Nardò e gli altri Comuni del distretto socio-sanitario (Copertino, Galatone, Leverano, Porto Cesareo e Seclì). Da qui l’appello a fare volontariato. «In questi anni – spiega la referente – la sezione Ant “Don Tonino Bello” ha offerto assistenza medica specialistica mediamente a circa trenta pazienti al mese residenti nei vari Comuni, ma anche controlli dermatologici gratuiti per la prevenzione del melanoma.
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