
Gallipoli – Sei imprese, tutte pugliesi, hanno partecipato alla seconda emissione di minibond della Regione Puglia. Si tratta di misure di innovative misure di investimento, realizzate da Puglia Sviluppo in collaborazione con UniCredit, che permettono alle Piccole e medie imprese “di finanziare operazioni straordinarie, investimenti e capitale circolante”.
Allo scopo di “ripartire”, per i loro investimenti sei imprese pugliesi hanno scelto di far ricorso al mercato dei capitali, anziché al canale bancario. Ciò è possibile grazie all’emissione di titoli assistiti dalla garanzia di portafoglio di Puglia Sviluppo. Cassa depositi e prestiti e Mediocredito centrale agiscono in qualità di investitori istituzionali, sostenendo finanziariamente il progetto. In questa seconda emissione hanno sottoscritto ciascuno poco meno della metà dell’ammontare complessivo, mentre il restante 5% è stato investito da UniCredit. Le prime due fasi di investimento hanno permesso di generare un portafoglio totale di oltre 52 milioni di euro.
Le sei imprese che hanno partecipato a questa seconda emissione sono Gelesis (di Calimera), Casa di cura Petrucciani (Lecce), Itel telecomunicazioni (Ruvo di Puglia), Dream project (Barletta), Cedat85 (San Vito dei Normanni), RossoGargano (Foggia). Diversi i territori e variegati i settori produttivi, che spaziano dalle biotecnologie all’Ict, dalla sanità all’abbigliamento e all’agroalimentare.
Gelesis, con sede a Calimera ma anche a Boston, negli Stati Uniti, ha raccolto ad oggi 360 milioni di dollari di investimenti. Nel Salento produce anche capsule superassorbenti per contrastare il sovrappeso e l’obesità, già approvate ad aprile scorso dalla statunitense FDA. Utilizzerà minibond per un valore di 5 milioni di euro, come “acceleratore di commercializzazione” del prodotto sul mercato americano e non solo. Per questo aprirà una nuova unità produttiva a Calimera nella quale sarà realizzata una linea di produzione con capacità pari a 3 tonnellate al giorno.
Casa di Cura Petrucciani, clinica di Lecce convenzionata con il Servizio sanitario nazionale, svolge attività ambulatoriale, chirurgica, cardiologica, diagnostica per immagini e analisi cliniche, grazie a minibond da 2,15 milioni di euro realizzerà investimenti in tecnologia avanzata mirati a sviluppare la qualità, la sicurezza e l’appropriatezza dell’assistenza diagnostica, medica ed interventistica.
«Le imprese pugliesi – spiega il presidente della Region Michele Emiliano – stanno utilizzando i minibond per accelerare i loro obiettivi di crescita. C’è chi, nonostante il contesto, riesce a guardare avanti e a progettare nel territorio della Puglia uno sviluppo che avrà effetti sia a livello nazionale che internazionale. Quando fu avviata la prima emissione, a giugno di quest’anno, eravamo usciti dal lockdown. Allora ci sembrò che i Minibond sarebbero tornati utili anche come strumento per la ripartenza. Adesso ne abbiamo la certezza».
«Queste seconde emissioni – aggiuge l’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci – dimostrano che i titoli obbligazionari possono essere emessi anche da imprese di piccola dimensione. Così un progetto ambizioso assume contorni concreti e reali, infatti, in meno di un anno le emissioni in Puglia sono state di numero di gran lunga superiore a quelle realizzate in otto anni».