
Nella giornata del 30 agosto, il CaS (Coordinamento ambientale Salento) ha organizzato la più grande azione di pulizia volontaria mai svolta in Salento per eliminare tutti i rifiuti che seppelliscono e distruggono la bellezza della nostra terra.
Una vera e propria “onda verde” di volontari provenienti da Ugento, Calimera, Galatina, Nardò e molti altri paesi della provincia con l’unico scopo di riportare il Salento alla bellezza di un tempo, sotto un caldo sole d’estate che alimentava sogni e speranze.
Mi sono fermata più volte lungo la strada per scattare qualche fotografia, nell’intento di catturare in un’immagine la bellezza di ogni volto, con la fronte imperlata di sudore e con l’entusiasmo e la forza di volontà racchiusa in ogni sguardo, da quello più piccolo e innocente di un bambino a quello più grande e consapevole di un adulto, occhi pieni della necessità di nutrirsi della bellezza di cui è dipinto il mondo dimostrando a tutti che amare vuol dire anche questo: rispettare la bellezza racchiusa in ogni cosa, anche la più piccola.
In fondo, chi crea ama quello che fa, come un pittore, e tutti noi siamo chiamati ad amare e rispettare la bellezza racchiusa in un’opera di cui noi stessi facciamo parte, un mondo e una vita che Dio ha voluto donarci gratuitamente chiedendoci solo di saperli amare e custodire.
A tutte queste persone vorrei rivolgere un enorme “Grazie”, non solo per il grande lavoro di squadra che abbiamo fatto e per la soddisfazione che si è dipinta sui volti stanchi di ognuno a lavoro ultimato, ma per avermi fatto scoprire che dove gli incivili macchiano la tela del mondo, l’amore ne riporta i colori e che proprio l’amore e il rispetto che ne consegue sono l’unica vera ricchezza che un cuore umano possa possedere.
E a tutti quelli che ancora non hanno capito che la spazzatura si butta nei bidoncini facendo la dovuta raccolta differenziata: quando gettate rifiuti per terra fregandovene di quanta sofferenza è conseguenza della vostra ignoranza ricordatevi di quanto siate persone piccole, persone incapaci di amare e rispettare, persone tristi che vivono una triste ed effimera felicità!
Francesca Vonghia – Liceo classico Galilei – Nardò