
«Le notizie sono state positive. Si è ormai concluso l’iter per l’aggiudicazione della progettazione ed ora si passerà alla progettazione definitiva». In Commissione è emersa l’esigenza che per i primi due chilometri si eviti la posa delle tubazioni sul fondale e che le trivellazioni non tocchino lo stesso fondale marino. Altro rilievo quello della necessità di una ricognizione per scongiurare l’eventuale presenza di residuati bellici.
Acque reflue per l’agricoltura

«Ho esposto – precisa l’esponente di FdI – la possibilità che le acque reflue del depuratore consortile siano riutilizzabili in agricoltura. Tra l’altro, proprio nella zona di Gallipoli, Taviano, Alezio, Parabita, Matino, Tuglie, colpite in maniera drammatica dalla xylella, è cominciata la sperimentazione di nuove specie di reimpianti che richiedono però un consumo abbondante di acqua». L’assessore Maraschio, presente in Commissione, ha assicurato che le problematiche emerse saranno approfondite in una successiva seduta di aggiornamento.