Gallipoli – Se li vedrete in giro domani, in gruppetti, a fare riprese filmate, schizzi, elaborati immaginari, raccolta di pezzi di storia locale, non sorprendetevi: si tratta di giovani studenti di architettura e Belle arti e di altre professioni, in città per concretizzare quel percorso di cui si è parlato la prima volta il 12 febbraio scorso. Con i loro occhi “nuovi” osserveranno il centro storico cittadino come previsto dall’iniziativa “Intersezioni nel Salento”, coordinati dall’architetto campano Vincenzo Vallone e per iniziativa del direttore del gruppo Caroli Hotels, Attilio Caroli Caputo.
Risiedendo in città fino al 24, i giovani architetti e laureandi in Architettura, designers, artigiani, fotografi e studenti dell’Accademia di belle arti andranno a caccia delle bellezze ed anche delle brutture che ormai fanno parte della città vecchia. Questa sera i partecipanti hanno fatto un altro sopralluogo nell'”isola” con il maestro Luigi Tricarico, l’architetto Vallone e il dottor Caroli Caputo per poi incontrarsi con il dottor Gianluca Monaco e il team di £M La su applicazioni in 3D e interattività”.
Si va alla scoperta “Si parte, come riferimento, dagli spazi prossimi a torrioni, galleria del mare, spiaggia del seno della Purità ed edifici religiosi – si legge nella nota dei promotori – da rappresentare in senso figurato attraverso una o più immagini, una figura, un numero, un disegno, una foto, un rendering, una sinfonia di immagini e di segni dal taglio sociologico o con una punteggiatura surreale che potrebbe sconfinare anche nell’immaginario collettivo. Con la sensazione del piacere e del dolore – si prosegue – o anche di ricordi, oppure di una condizione psicofisica con capacità introspettiva dove l’umanità ha vissuto ed ha gioito, ha amato anche intensamente, ha provato il bene ma anche la sofferenza”.

I partecipanti sono liberi di esplorare e sperimentare e infine “di rapportare lo spazio con l’ambiente urbano e di proporre le opportunità più qualificanti nell’interesse del bene pubblico”. Domani il programma prevede inoltre l’incontro con i tecnici comunali di Gallipoli per un confronto sull’esistente, poi l’incontro col professore Luigi Schirosi, storico e letterato, quindi la visita del chiostro di San Domenico. Ci sarà un momento in cui gli elaborati saranno esposti nel centro storico.
Il 22, giovedì, è il giorno dedicato ai Beni culturali. In mattinata gruppi di lavoro di 3/5 partecipanti produrranno elaborati sulle tematiche di storia locale. Nel pomeriggio incontro con la chiesa locale sui beni culturali del centro storico gallipolino. Visita allo Smug, Sistema museale gallipoli a cura di Amart presieduta da Eugenio Chetta. Colloquio con l’arch. Mauro Saito “Lo spazio pubblico nel centro storico”, con l’agronomo Francesco Tarantino “ L’incanto della biodiversità floreale dei cortili”, con la professoressa Rossella Galante Arditi di Castelvetere del Direttivo dell’Associazione delle Dimore storiche di Puglia “ L’esperienza dell’evento Cortili aperti a Lecce da esportare a Gallipoli”.
Il giorno della Vita del mare è il 23. In mattinata ancora eorkshop per le vie del centro antico. Nel pomeriggio incontro sulla vita in mare con una rappresentanza di pescatori gallipolini e conversazioni nella bottega artigianale dei fratelli Abate. Colloquio con il prof. Raffaele Coppola, delegato Rotary International ai rapporti con l’Unesco per Puglia e Basilicata, su “Il centro storico di Gallipoli nella rete Unesco – luci e ombre”. Tavolo di chiusura degli elaborati prodotti sugli aspetti sociali. Chiusura dei lavori al Castello angioino gestito dall’agenzia di comunicazione Orione di Maglie con la direzione generale di Luigi Orione Amato e la direzione artistica dell’architetto Raffaella Zizzari: “Orientamenti per il futuro”. Il 24 è il giorno della partenza dei partecipanti, non prima di aver depositato idee e proposte grafiche su interventi ovviamente compatibili col centro storico.
L’auspicio finale “Dai partecipanti si attendono – sottolineano i promotori di “Intersezioni nel Salento” – gli elaborati riguardanti ricerche storiche (accenni), studi preparatori (non obbligatori) proposte e soluzioni compatibili con le esigenze conservative dettate dalla normativa di tutela e salvaguardia, adeguate alla evoluzione dei tempi”. Come anticipato già nell’incontro di avvicinamento al workshop del 2 luglio.