
Casarano – “Nuove ipotesi su Casaranello” è il nuovo volume sulla chiesa di Santa Maria della Croce, gioiello paleocristiano custodito nella città di Casarano, ancora una volta oggetto di studio del professor Francesco Danieli, ricercatore, iconologo e docente di storia sociale dei media, oltre che maestro muratore con le tecniche antiche (di Galatone) e dell’archeologo casaranese Alessandro De Marco, presidente di Archeoclub.
Già nel 2018 Danieli e De Marco, attraverso il progetto TouchCasaranello, pubblicarono un primo studio dal titolo “Casaranello e il suo mosaico. Per aspera ad astra” (edizioni Esperidi), lettura iconologica ed esegesi allegorica dell’antico tempio: oggi, per la collana “Gli Argonauti” delle Edizioni Universitarie Romane, diretta proprio da Danieli. «Un’evoluzione del primo studio – dice lo studioso di Galatone – con la conferma che la chiesa nasce nel quinto-sesto secolo con croce greca, supportata dai rilievi statigrafici, e l’analisi di un affresco senza nome presente sul presbiterio tardo-bizantino e raffigurante san Nicola di Mira e Costantino, figura quest’ultima finora non identificata e ora riconosciuta attraverso un lavoro di comparazioni iconografiche».
L’edificio è di particolare interesse storico-artistico per i suoi mosaici, punto di riferimento per gli studi sull’architettura paleocristiana: gli autori già due anni fa avevano portato a Kiel, in Germania, all’annuale simposio organizzato dall’Istituto Haseloff, la storia degli studi relativi alla chiesa di Casaranello, con lo studio di Danieli pubblicato anche su National Geographic. E un quarto lavoro, sempre ad opera di Danieli, è in arrivo questa volta in lingua inglese: un saggio sulle nuove acquisizioni relative all’edificio sacro, pubblicato in una miscellanea internazionale di studi dedicata alla memoria del paleografo belga André Jacob, di prossima pubblicazione.