
Vitigliano (Santa Cesarea Terme) – Per tre giorni, 29-30 novembre e 1 dicembre, nella sesta edizione della fiera di Sant’Eligio, promossa dal Circolo cittadino di Vitigliano e dal suo presidente Luigi Martella, il pisello secco (“cuciulo”, dalla cottura facile) sarà al centro dell’attenzione e del gusto.
Protagonista della fiera di Sant’Eligio, però, non sarà solo l’enogastronomia, nell’occasione con uno degli ingredienti più antichi e ricercati della cucina salentina: spazio anche alla tradizionale benedizione dei cavalli, agli approfondimenti storici e alla musica popolare. La fiera è patrocinata dalla Città di Santa Cesarea Terme, dall’Unione dei Comuni della costa orientale (Castro, Minervino di Lecce, Ortelle, Santa Cesarea Terme) e dal locale istituto alberghiero “Aldo Moro”.
Un convegno per aprire il programma
Si inizia venerdì 29 novembre alle 17,30 con un convegno sul tema “ La contea di Castro: la nuova dimensione politico-amministrativa delle nostre Comunità”. Si parte dal passato e dalla storia locale (Castro nel 682 fu eretta a diocesi e nel 1103, per volere della famiglia degli Altavilla, venne elevata al rango di contea), per arrivare a una proposta tesa a superare la crisi e le difficoltà delle piccole municipalità.
Coordinerà i lavori lo storico locale Salvatore Coppola, di Diso. Il prof. Angelo Lazzari, di Castro, terrà invece una relazione sul percorso storico delle strutture amministrative della contea, e il prof. Luigino Sergio traccerà le linee di un possibile futuro delle comunità locali così come è avvenuto poco tempo fa per i Comuni di Acquarica del Capo e Presicce. Prevista la presenza del prof. Fabio Pollice, rettore dell’Università del Salento e professore ordinario di geografia economica.

Sagra e musica popolare sabato
Sabato 30 Novembre, in piazza IV Novembre, dalle ore 18 partirà la sagra del pisello secco di Vitigliano o “Piseddru cuciulu”, coltivato nelle campagne circostanti, riconosciuto dal Ministero delle Politiche agricole e inserito nell’elenco regionale dei prodotti agroalimentari tradizionali.
Accanto ai produttori agricoli ci saranno i professori e gli alunni dell’Istituto alberghiero “Moro” di Santa Cesarea, esperti nella preparazione di piatti tipici a base di legumi. Spazio, quindi, alla degustazione con la colonna sonora della musica popolare salentina del gruppo Carlo Canaglia ensamble.
La benedizione dei cavalli domenica
Domenica 1 dicembre, dalle ore 11, ci sarà la benedizione dei cavalli e degli animali nei pressi della cappella dell’Addolorata, che ha un altare dedicato a Sant’Eligio, patrono dei cavalli, dei contadini e degli orafi (fu infatti un abile cesellatore alla corte dei re merovingi in Francia), venerato nei paesi a tradizione agricola.

Sant’Eligio (588-660), in seguito a un fatto prodigioso (aveva tagliato una zampa di un cavallo per poterla ferrare meglio e poi la rimise a posto) fu considerato protettore anche dei maniscalchi e dei sellai. Affreschi che lo raffigurano si trovano nella chiesa di Casaranello a Casarano, a Calimera, Muro, Tiggiano, Ruffano, Supersano, Nardò (chiesa del Carmine, navata sinistra). La benedizione dei cavalli recupera una tradizione trascurata da circa un secolo e mezzo.